La Proiezione

L’Ombra e la Proiezione sono intrinsecamente legate. Se l’Ombra è composta da tutte quelle parti che non vogliamo vedere in noi, significa che le proietteremo sugli altri, che sono come schermi. Ognuno di noi è uno schermo bianco su cui gli altri proiettano qualcosa di loro. Tutto quello che diciamo ad un’altra persona lo diciamo a noi stessi con una percentuale che può variare 50-50, 20-80 ecc. Se nell’altro vedo qualcosa che mi piace significa che non riesco o voglio vederla ancora in me, perché ancora non riconosco le mie qualità, e quindi la devo ancora integrare. Se nell’altro vedo qualcosa che non mi piace significa che non riesco o voglio vederla ancora in me, perché ancora non riconosco i miei difetti, che devo prima accettare e poi trasformare.

 

Proiezione e aggancio proiettivo

 

L’aggancio proiettivo non è altro che appendere un nostro vestito (un nostro problema) sul manichino più adatto (che sono gli altri). Dobbiamo rimuovere gli strati di proiezione uno sull’altro e, come quando si sbuccia la cipolla, ad ogni strato si piange: se assieme alla proiezione c’è anche un’emozione (paura, rabbia, ecc.) vuol dire che c’è una memoria, un ricordo di una situazione passata in cui non abbiamo espresso quell’emozione; le relazioni con gli altri che ci fanno da specchi fanno riemergere quel ricordo, ci danno la possibilità di elaborare quella prima esperienza.

Solo una volta che abbiamo ritirato tutte le nostre proiezioni perché abbiamo riconosciuto che tutto è dentro di noi, allora finalmente potremo vedere l’altro così come è veramente.

 

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