La Relazione Aggressiva con il Mondo
Marte è la forza, l’energia, il dinamismo, il coraggio, la determinazione, l’impulsività, la prontezza all’azione, la capacità di affrontare la realtà, l’aggressività, la muscolatura, l’irruenza, il pene
FUNZIONE | autorealizzazione, disciplina, difesa |
ASPETTO OMBRA | collera, violenza, brutalità, ostinazione, suscettibilità, frustrazione, instabilità |
SEGNO CORRISPONDENTE | Ariete, Scorpione |
ARCHETIPO | Guerriero |
GIRO DELLO ZODIACO | poco meno di due anni |
PARTE DEL CORPO | il pene, i muscoli |
MITOLOGIA
Nelle religioni dell’antica Grecia Ares (in greco ?ρης) è il figlio di Zeus ed Era. Viene molto spesso identificato tra i dodici Olimpi come il dio della guerra in senso generale, ma si tratta di un’imprecisione: in realtà Ares è il dio solo degli aspetti più violenti della guerra e della lotta intesa come sete di sangue.
Anche Atena è la dea della guerra ma il suo campo di azione è quello delle strategie di combattimento e dell’astuzia applicata alle battaglie
Marte secondo la mitologia romana arcaica è il dio del tuono, della pioggia, della natura e della fertilità. Figlio di Tellus (una Dea Madre) e Giove era inizialmente il dio della fertilità, della natura e il protettore per eccellenza e dio guerriero, dio della folgore, del tuono e della pioggia. La sua natura italica lo fa essere un dio ‘guida’ degli uomini, ma venne più tardi associato esclusivamente alla guerra e la battaglia, riprendendo il greco Ares. In quanto dio della primavera, periodo nel quale si tenevano le principali celebrazioni a lui dedicate, presiedeva sull’agricoltura in generale, come anche alle guerre, che iniziavano appunto in primavera. Il dio, infatti, rappresentava la virtù e la forza della natura e della gioventù, che nei tempi antichi era dedita alla pratica militare
Marte, nella società romana, assunse un ruolo molto più importante della sua controparte greca (Ares), probabilmente perché considerato il padre del popolo romano e di tutti gli italici in generale: Marte, accoppiatosi con la vestale Rea Silvia generò Romolo e Remo, che fondarono Roma. Marte era considerato il padre del popolo romano e i romani si chiamavano tra loro Figli di Marte. Il mese di Marzo, il giorno di Martedì, i nomi Marco e Marcello, e il pianeta Marte devono a lui il loro nome.